A cura di Francesco Moretti
“Vedi ragazzo, esiste un limite anche per quelli come me…”
“Parli del grog, Capitano?”
“No, parlo delle storie. Posso raccontarti lo scibile di tutto questo mondo, ma la perfezione, di questo mondo, non fa parte.”
“Ma Capitano, le tue sono così belle, e tu le racconti così bene. Dai, provaci ancora una volta, chissà che…”
“Ora basta, figliolo.”
“Verso un altro bicchiere...”
“Hmmgrrr…e va bene. Ora però ascoltami attentamente…”
Eh già, ascoltiamo attentamente cosa Capitan Knopfler ha da dirci con quest’ultima canzone.
Musicalmente una breve e dolce ballata, il titolo tutto un programma, “Your Perfect Song”, cioè “La Tua Canzone Perfetta”.
Già questo dovrebbe spingerci al ragionamento, addirittura prima ancora di leggerne il testo.
Perché? Perché, giustappunto, la perfezione non è di questo mondo, e nulla, quindi, si può definire perfetto.
Si tratta, però, di un importante concetto, al quale l’essere umano deve, e giustamente, dare considerazione, in quanto è proprio con il cercare la perfezione, seppur senza mai raggiungerla, che si migliora veramente.
E questo concetto si adatta anche, ovviamente, alla musica ed alle canzoni.
I tantissimi artisti che compongono quel variegato mondo cercano, ad ogni loro lavoro, di trovare qualcosa che almeno si avvicini a questo sublime obiettivo, ed il Nostro non si tira certo indietro.
Ma lui, e lo si può leggere fin dalla prima strofa, mette subito in primo piano l’argomento essenziale di tutto questo contesto, vale a dire l’unicità di ogni essere umano, i suoi valori, i suoi gusti, ciò che lo emoziona e ciò che lo lascia indifferente.
Ecco così che la canzone perfetta, concetto di per sé altamente discutibile ed interpretabile (e secondo me irraggiungibile), diventa la “tua” canzone perfetta, ovvero quella complessa alchimia di musica e testo che, a seconda della persona che l’ascolta, si avvicina il più possibile alla soggettivissima idea di perfezione di ogni singolo individuo.
Ecco quindi che, per un pacifista convinto, “Imagine” di John Lennon potrà significare la perfezione, così come “Brothers In Arms” dei Dire Straits lo sarà per chi è contro gli orrori e l’ingiustizia della guerra.
Oppure “Yesterday” dei Beatles per coloro toccati dagli amori finiti male, o “Your Song” di Elton John per quelli che, invece, vogliono il lieto fine.
Come vedete, lo spettro dei gusti è veramente ampio, ed ognuna delle canzoni che ho citato, insieme a tantissime altre, s’intende, potrebbe essere tranquillamente nominata come la migliore mai scritta al mondo.
E questo, per chi di mestiere fa il cantautore, rappresenta allo stesso tempo una grande soddisfazione ed un grande rischio, per le altissime aspettative generate negli appassionati, e questo il Nostro lo sa bene.
Ed eccolo infatti sancire, nel “ponte” del brano, che le sue parole non potrebbero mai superare in luminosità il brillio degli occhi di un ascoltatore (forse un’ascoltatrice…), che tradotto vale a dire che nessuna canzone vale quanto i sentimenti positivi ed i pregi di una persona che la ascolta.
Ma, allo stesso tempo, Mark si rende perfettamente conto, e lo dice chiaramente, che ogni suo lavoro dovrà, per forza di cose, cercare di essere il più perfezionato possibile, proprio per le ragioni che citavo poco sopra.
Quindi, per chiudere, il concetto di perfezione, in questo caso di una canzone, è racchiuso in ognuno di noi.
E, come cantava un altro grande affabulatore dei nostri tempi, “…coltivate voi stessi, il cuore, la mente…date fiducia all’amore, il resto è niente.”
Mai parole, credo io, furono più azzeccate.
“Capisci ora, figliolo?”
“Credo di sì, Capitan Knopfler.”
“Quindi, l’idea stessa di perfezione…”
“…dipende strettamente dalla misura in cui miglioro me stesso e le mie conoscenze.
ora l’ho capito. Grazie a te, Capitano.”
“Molto bene, ragazzo. E sono io, che ringrazio te, per avermi dato modo di raccontare. Ma ora si è fatto tardi, è ora che io torni alla mia cabina. E poi, la bottiglia è vuota…”
“Ti rivedrò, Capitano?”
“Non temere, figliolo. Il viaggio è la mia costante, e quanto prima mi imbarcherò di nuovo. E quando tornerò, sentirai che storie…”
“Al prossimo tuo ritorno, allora? Ci conto tanto, sai…”
“Contaci, figliolo. ed arrivederci a presto!”
La tua canzone perfetta
Sempre sicura, sempre forte,
la tua canzone, la canzone perfetta.
Come una stella luminosa che risplende nel cielo,
la tua canzone perfetta.
Senza rinunce, mai sbagliata,
la tua canzone, la canzone perfetta.
Nel mio cuore, a cui appartiene,
la tua canzone perfetta.
I tuoi occhi, al lume di candela,
risplendono di luce vera.
Le mie parole non potrebbero mai essere così luminose,
ma dovranno esserlo per forza.
Sempre sicura, sempre forte,
la tua canzone, la canzone perfetta.
Nel mio cuore, a cui appartiene,
la tua canzone perfetta,
la tua canzone perfetta.
Lyrics