Il filo conduttore di questo album è la possibilità di avere o no fortuna nella vita, come recita il titolo.
in questo caso numero quattordici, abbiamo invece un esempio di come la cosiddetta “porta aperta al momento opportuno” non sia, a volte, quella giusta.
Il personaggio principale, probabilmente un musicista itinerante, infatti si lamenta del trattamento a lui riservato da un qualche “addetto ai lavori”, che lo stordisce a forza di sbronze e promesse non mantenute, guadagnando soldoni facili sfruttando il suo talento.
Una volta va bene, due volte van bene, sempre sempre no.
Ed ecco, allora, il nostro protagonista reagire, in modo schietto, cantandole, è il caso di dirlo, chiare in faccia al suo “impresario”, dicendogli che quella è l’ultima volta che lavorerà per lui e che, alla fine di quell’ultimo spettacolo, se ne andrà, letteralmente levando le tende per sempre.
Persona evidentemente abile nell’arte di arrangiarsi, come si può notare dai versetti in cui viene descritta la sua perizia nel riparare i guasti della propria vecchia automobile, questo personaggio è, probabilmente, una trasposizione del Nostro e delle sue esperienze di gioventù, quando la fama era ancora di là da venire, l’esperienza di vita ancora acerba, ed il rischio di incontrare, senza riconoscerla per tempo, la persona sbagliata in quel mondo così complicato, era molto facile, finendo così per essere sfruttati.
E con la fermezza e la laconicità dell’espressione che da il titolo a questo brano, il Nostro ci ricorda di avere la capacità di reagire alle avversità che, inevitabilmente, qualche volta saremo costretti ad incontrare nella nostra vita, non avendo mai troppa paura di far valere le nostre ragioni, quando esse saranno palesi, ed avendo invece il coraggio di cercare altre opportunità ed altre porte aperte, nella speranza che esse conducano all’obiettivo che ci poniamo.
Ho controllato il motore, la macchina perde olio,
andiamo avanti a forza di bugie ed alcool.
Me ne vado, ragazzi, me ne vado.
Appena finiamo, noi leviamo le tende,
appena finiamo, leviamo le tende.
Non sono più disposto a sopportarti ulteriormente,
non ti riempirai più le tasche di sterline grazie a me.
Me ne vado, ragazzi, me ne vado.
Appena finiamo, noi leviamo le tende,
appena finiamo, leviamo le tende.
Ho aggiustato un fusibile, ora i freni non andranno fuori assetto,
sono steso per terra, stanco, e sobrio come un giudice.
Me ne vado, ragazzi, me ne vado.
Appena finiamo, noi leviamo le tende,
appena finiamo, leviamo le tende.
Ho provato a guardare nello specchietto,
a guardare tutte quelle auto, dietro di me.
E pure tutte quelle piccole città,
nient’altro che vecchio terreno aspro.
Se hai finito, non avrò più bisogno di te,
non mi preoccuperò, non mi mettero a piangere.
Me ne vado, ragazzi, me ne vado.
Appena finiamo, noi leviamo le tende,
appena finiamo, leviamo le tende.
Lyrics
Pulling Down The Ride (1)