Le cinque e un quarto del mattino,neve tutto intorno,
un minatore pedala verso casa
dal suo turno di notte nelle viscere della terra.
Oltre il pub silenzioso,
la scuola elementare ed il dopolavoro,
sulla strada dall’ingresso della miniera,
il cimitero della chiesa pieno
di minatori morti.
Poi, sotto un ponte,
si avvicina ad una grossa auto,
una spolverata di neve sul tetto,
una Jaguar MK 10.
Pensò che quell’uomo avesse avuto un colpo di sonno,
silenzioso, immobile e in maniera profonda.
Era morto stecchito,
ucciso a colpi di arma da fuoco,
coi fori dei proiettili in bella vista.
L’Uomo Delle Slot Machines
venne al nord per fare soldi,
salì dalla terra dei Cockney,
Jaguar E-Type e vestiti sgargianti.
Inserisci la moneta,
tira le leve,
guarda i simboli girare,
galline dalle uova d’oro in tutti i pub,
ma lui preferì i nuovi nightclub.
Anno millenovecentosessantasette,
slot machines nel paradiso del Birdcage,
la dolce vita, il ‘69,
tutte cose nuove, per la gente del Tyne.
Chissà chi fece che cosa,
qualcuno fece una telefonata,
dissero che lo colsero
con le mani nel sacco,
che se ne era intascati un mucchio.
Lui raccoglie i soldoni
che essi felicemente gettano al vento,
si mette al volante della sua grossa Jaguar
e guida verso il suo gran giorno di paga.
L’Uomo Delle Slot Machines
venne al nord per fare soldi,
salì dalla terra dei Cockney,
Jaguar E-Type e vestiti sgargianti.
L’Uomo Delle Slot Machines
percorse la grande strada verso il nord
fino alla terra dei Geordie,
per estrarre
dal filone principale.
Le vene esplodevano o crollavano,
i diamanti neri venivano estratti a caro prezzo,
intere generazioni faticavano, scavando gallerie,
per uno stipendio da fame e la silicosi.
Schiacciati dai carrelli trasportatori o dai massi,
insieme
o da soli,
in quel modo, i giovani ed i vecchi,
pagarono il prezzo del carbone.
Anno milleottocentosessantasette,
il mio angelo è andato in Paradiso.
Sarà felice, lassù,
con la luce del sole e l'aria pulita e dolce.
Si accalcano intorno ai finestrini,
i tagliapietre e gli scavatori di gallerie,
i bambini che aprono i portelli e gli scarriolanti,
i piccoli aiutanti e le “mezze spine dorsali”,
che spingevano
e tiravano i carrelli,
i ragazzini trasportatori
ed i pulitori di cunicoli.
Alle cinque e un quarto del mattino…