Il secondo album dei Dire Straits si intitola Communquè. Esce nel giugno del 1979 e segue di un solo anno la pubblicazione di Dire Straits, l’album primigenio. In comune con il suo predecessore questo disco ha il numero di tracce (nove), le sonorità scarne e rarefatte, la ribalta dedicata alla chitarra di Mark Knopfler. Se possibile, ancor più che nel primo album, in questo emerge tutto il talento di Mark come compositore, come chitarrista, come cantante. L’estro di Mark sembra a volte prendere il sopravvento sul resto del gruppo: la traccia di apertura, Once upon a time in the west, è letteralmente dominata dalla chitarra e dalla voce di Mark. Secondo alcuni biografi del gruppo, è appunto in questo periodo che potrebbe essere maturato qualche dissapore nella band: di qui a breve David Knopfler, fratello di Mark e chitarrista ritmico del gruppo, lascerà l’avventura straitsiana a causa di attriti con il fratello, attriti legati soprattutto a un progetto musicale ormai non più condiviso. Ma i due fratelli si confronteranno da posizioni asimmetriche proprio a causa del peso specifico acquisito da Mark nel corso degli anni, per cui sarà David a lasciare il gruppo.
Tornando all’album, in ogni traccia la voce di Mark appare più incisiva, forse anche più vissuta e scavata. La sua chitarra scandisce con decisione e precisione cronometrica i ritmi delle canzoni, anche quando sono serrati e irregolari come nella canzone d’apertura. A volte gli accompagnamenti sono –appunto- decisi e ritmati come in Lady writer, altre volte misurati e compassati come nella già citata Once upon a time in the west. La costruzione dei brani non è mai banale, animata dal fingerpicking di Knopfler che regala accompagnamenti originali e assolo tecnicamente impegnativi (come quello finale in Lady Writer) assai attesi e poi studiati dalla folta platea di chitarristi che all’epoca si interessavano alla sua tecnica esecutiva. In questo album l’impronta di Mark è ancora più decisa, sembra quasi aver preso confidenza con il suo pubblico, e lo dimostra alternando tracce impegnative e altre più commerciali (ma sempre gradevoli all’ascolto, come Angel of mercy). Tutto l’album sembra profondamente segnato dal Tulsa sound di J.J. Cale, cui Mark Knopfler ed Eric Clapton hanno più volte reso omaggio nella loro pluridecennale carriera. In Follow me in particolare, Mark inserisce i suoi fraseggi cristallini su un tappeto musicale volutamente ripetitivo e rilassato anche nel canto. L’ispirazione a J.J. Cale è del tutto evidente.
La copertina dell'album viene realizzata da un'agenzia di pubblicità sotto contratto con la Phonogram, la Grant UK Advertising. L'idea è quella di creare un’immagine semplice e incisiva, in linea con la musica dell’album. Domina il blu del riquadro e l’azzurro dell’immagine che vi è al centro: questi colori richiamano un paesaggio naturale in cui cielo e mare si fondono, mentre la sagoma di un uomo lo attraversa. La copertina è considerata la migliore dell'anno agli NME Awards del 1979. Caratteristica unica di questo album è che già all’uscita si piazza al primo posto della classifica di vendite in Germania, e questo mentre al terzo posto della stessa classifica c’è ancora il primo album del gruppo, Dire Straits. Complessivamente, Communiquè venderà 8 milioni di copie.
Due le tracce di maggior successo. Una è quella d’apertura dell’album, Once upon a time in the west, che contiene lunghi passaggi chitarristici ed è costruita su un ritmo sincopato e asimmetrico, che imprime alla canzone un senso di incompiutezza, di attesa che si risolve poi sul ritornello. Il testo contiene anche una corrosiva critica alla degenerazione dei costumi e della morale dell’epoca.
Altra canzone di successo è Lady writer, ritmicamente simile a Sultans of swing e come quella impreziosita dall’assolo finale di Knopfler. Nel testo Mark sembra confrontare le figure di due donne, sottolineandone le differenze.
Formazione
Mark Knopfler - Chitarra solista, Chitarra ritmica, Voce
John Illsley - Basso, Seconde voci
Pick Withers - Batteria
David Knopfler - Chitarra ritmica, Seconde voci