Tunnel of Love - Mark Knopfler's World

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La recensione del mese di Dario Migliorini

TUNNEL OF LOVE (MAKING MOVIES), DIRE STRAITS

Pubblicata nel 1980 come brano di apertura di Making Movies, terzo album dei Dire Straits, Tunnel Of Love è una delle più celebri e acclamate canzoni della band britannica, nonostante non abbia conosciuto un immediato successo, a causa della sua durata di oltre 8 minuti, che ne limitava la diffusione radiofonica. Tunnel Of Love è, nella sua struttura principale, una ballata rock uptempo. Tuttavia, considerati i suoi cambi di ritmo e alcune variazioni di tema musicale, può essere considerata alla stregua di una suite rock. La canzone inizia con il riarrangiamento di un brano del tradizionale Carousel Waltz, tratto dal musical Carousel degli anni ’40 (autori Richards e Hammerstein II) e termina con uno splendido assolo di chitarra del leader della band, Mark Knopfler, e con un pregevole intarsio pianistico di Roy Bittan (in prestito dalla E Street Band di Bruce Springsteen). Tunnel Of Love è anche una delle canzoni più suonate dal vivo, presente in diverse pubblicazioni live dei Dire Straits.

La canzone narra in prima persona di una serata trascorsa da un uomo in un luna park, che lui vive come una sorta di seconda casa, tra i waltzers, l’attrazione in cui le macchinette girano vorticosamente intorno a se stesse, i treni fantasma e, ovviamente, il tunnel dell’amore. Una scelta di vita che lo porta a non sapere dove sarà la sera successiva, ma per trovarlo, alla fine, dovrai andare sempre lì. Una vita in mezzo alla folla ma, paradossalmente, una vita di solitudine, nella quale le relazioni umane, anche quelle con le donne, sono fugaci come meteore e non rapporti stabili e profondi.

Il riferimento al luna park non è casuale per Knopfler, che frequentava spesso quello della Whitley Bay, una località di mare vicina a Newcastle, in Inghilterra. In un posto chiamato Cullercoats cresceva la Spanish City, un luna park tra i più grandi e storici dell’intera Gran Bretagna. Insieme al fratello David ci andava per ascoltare della buona musica rock. E nonostante il protagonista della canzone si sia ormai spostato negli USA, come fece lo stesso Knopfler in quei primi anni di carriera, torna il ricordo di quel quartiere e di quel parco di divertimenti. Il protagonista si trova ora a Rockaway, isola newyorchese nei pressi di Coney Island, ma nel testo della canzone ripercorre l’origine della sua vita nei parchi giochi, proprio “da Cullercoats e la baia di Whitley fin fuori a Rockaway.” Segue poi un ulteriore richiamo ai tempi passati: “E ragazza, mi sembra così carino, proprio come lo è sempre stato, come per me la Spanish City, quando eravamo bambini". Ma, giocando sul doppio significato della parola Rockaway o rock away, Knopfler potrebbe aver anche inteso l’azione del “rockeggiare”, ossia dell’evadere da quella monotonia e da quella solitudine con il rock. Ipotesi che avvicina molto la storia narrata in Tunnel Of Love alla sua esperienza personale.

In effetti, in un testo che conferma Mark Knopfler nella veste di ottimo compositore di testi, oltre che grande chitarrista, è evidente la metafora tra l’uomo che vive tra le attrazioni del luna park e il musicista che per professione gira da una città all’altra, come i giostrai o i circensi. Una vita che non ti consente di formare relazioni stabili. Non hai veri e propri amici in giro, così come una ragazza a cui donare il tuo amore. Solo relazioni occasionali: persone con cui puoi fermarti a bere una birra e ragazze con cui trascorrere una serata, forse una notte intera, ma nulla più. Lo stesso Knopfler ha dichiarato: “La vita che facevo, che era stare in tour e lavorare duro con la band e tutto il resto, doveva essere simile all'essere sparati a razzo su una di quelle giostre.”

Ecco che anche quella sera il protagonista nota per caso una ragazza che si sta divertendo tra i tanti volti urlanti sulle attrazioni. La narrazione di Knopfler ci fa capire in un solo verso tutta la situazione: “Proprio come me lei era una vittima della notte”. In un solo verso lui ci dipinge lo stato di due persone che si incontrano: due persone sole che cercano nel divertimento sulle attrazioni del luna park lo sfogo alla loro solitudine e, probabilmente, ai loro fallimenti nell’amore. Mentre lui aziona la leva dell’attrazione, capisce di essere colpito al cuore da quella ragazza e il celebre ritornello ci dice ancora tanto: il mondo continua a girare e il neon lassù (che potrebbe essere la luce artificiale del luna park ma anche una metafora del sole) continua a bruciare come il nuovo amore, che però potrebbe essere effimero come quelli precedenti. E allora lui le chiede semplicemente se le va di fare un giro nel tunnel dell’amore, una delle più note attrazioni ma anche, ancora in metafora, quel luogo surreale, magico e colmo di incognite al tempo stesso, dove due cuori si incontrano e vivono il momento in attesa di scoprire cosa potrà succedere.

La ragazza però mette subito le cose in chiaro: l’amore è un pericolo e, se decidi di buttartici dentro, lo fai a tuo rischio. Evidentemente ferita dall’esperienza passata, lei non vuole impegnarsi in qualcosa che sia più di un gioco, specie con uno sconosciuto. Preferisce che quel flirt rimanga quello che è: l’avventura di una sera. Non servono promesse d’amore, non serve dare a quell’incontro una prospettiva. In quel flirt occasionale può esserci una reciproca attrazione, ma nulla più. Questo è il significato di quello che lei dice al termine della seconda strofa: "Ehi, signore, dammene due, dammene due, perché due qualunque possono giocare." Tradotto: “Dammi due biglietti per entrare nel tunnel dell’amore, ci entro con te ma potrebbe essere chiunque altro.” Sembra quasi che ciò che importa sia il momento, non le persone. Mark Knopfler gioca ancora sulla metafora tra il tunnel dell’amore come attrazione da luna park e il tunnel dell’amore come avventura amorosa facile e fugace, che non lasci strascichi ma solo il bel ricordo di una sera.

Così alla fine lei se ne va. Dopo aver vissuto quella relazione saluta il protagonista e narratore sfrecciando via tra la polvere e il tanfo del diesel bruciato dalla sua auto. A ricordo di quella notte lei gli lascia una collanina d’argento e un bacio. Ognuno torna al suo destino: nessuno tra i due prova a modificarlo. Lei mantiene il suo proposito, lui ha un tentennamento: “Avrei potuto legarmi a lei abbastanza facilmente, ma qualcosa deve avermi convinto a restare.” L’uomo sente che la donna potesse essere quella giusta e che avrebbe potuto funzionare tra loro, ma qualcosa, il richiamo del luna park o forse la paura di soffrire ancora, lo ha indotto a non seguirla.

Dal punto di vista musicale Tunnel Of Love, pur non essendo tecnicamente una suite rock, perché il tema musicale rimane fondamentalmente lo stesso per tutta la canzone, tuttavia è un brano con diverse sezioni. All’introduzione riarrangiata del Carousel Waltz segue il corpo centrale della canzone con due strofe (la prima doppia) intervallate da due ritornelli. Seguono non uno, ma due intermezzi cantati, strutturati su due giri armonici differenti, che precedono l’assolo. Knopfler in realtà interviene con l’assolo di chitarra solo nel secondo giro di intermezzo musicale. Nel primo la parte del leone la copre Pick Whiters, che intervalla gli stacchi a bellissime rullate: uno dei momenti topici dell’intero brano. La terza e ultima strofa, insieme all’ultimo ritornello, sono seguiti ancora dagli intermezzi cantati già sentiti in precedenza, ma l’enfasi rock cala al punto che la base ritmica, e in particolare la batteria, esce temporaneamente di scena per preparare l’inizio del lungo assolo finale. Assolo di cui gli amanti dei Dire Straits e più in generale gli amanti del più sano rock conoscono ogni singola nota. Knopfler dà alla sua performance, ma anche a tutti gli arrangiamenti, una dinamica notevole, in modo che si presenti un continuo crescendo fino al culmine dell’assolo chitarristico a cui si lega il pregevole intervento al piano di Roy Bittan, che chiude la canzone. Tunnel Of Love conferma anche la straordinaria abilità di Knopfler nel rispondere con la chitarra al suo stesso cantato. Ogni singolo verso è accompagnato da un riff di chitarra, come se lo strumento rappresenti una seconda linea vocale in risposta a quella del canto principale.

Restano un paio di curiosità da evidenziare.
La prima: in numerose versioni dal vivo di Tunnel Of Love, che portavano la durata della canzone ben oltre quella originaria, Mark Knopfler eseguiva una lunga introduzione nella quale accennava al motivo principale di Don’t Let Me Be Misunderstood degli Animals, gloriosa band formatasi proprio a Newcastle, città inglese intorno alla quale si ambienta la storia narrata nella canzone. In quei frangenti Mark Knopfler recitava rapidamente una frase che confermava i suoi propositi: “Una canzone sull'essere giovani, una canzone sull'essere in una band, una canzone sull'essere innamorati. Ambientata a Newcastle, chiamata Spanish City, un luogo dove sentire il rock'n'roll ad alto volume, e dove sentire anche gli Animals.”
La seconda curiosità: dopo l’addio alla band del fratello David, fu ufficialmente Mark Knopfler a prendersi carico dell’intera sezione chitarristica. Tuttavia si narra che in Tunnel Of Love la parte di chitarra ritmica sia stata incisa dal chitarrista Sid McGinnis, che tuttavia non fu mai accreditato di questa partecipazione.

Se ti è piaciuta la mia recensione, visita il mio blog https://www.wordsandmusic.it/blog-le-perle/, dove troverai altre mie recensioni di musica rock

Dario Migliorini è da sempre appassionato di musica rock. Oltre ad aver attivato il blog Le Perle sul suo sito www.wordsandmusic.it, è autore del romanzo Coupe DeVille (Frank è tornato a casa), fortemente ispirato alla musica rock (per info: https://www.wordsandmusic.it/product/coupe-de-ville/).






The review of the month by Dario Migliorini

TUNNEL OF LOVE (MAKING MOVIES), DIRE STRAITS

Released in 1980 as the opening track of Making Movies, Dire Straits' third album, Tunnel Of Love is one of the most famous and acclaimed songs of the British band, despite not having an immediate success, due to its duration of over 8 minutes, which limited radio broadcasting. Tunnel Of Love is, in its main structure, an uptempo rock ballad. However, given its rhythm changes and some variations of musical theme, it can be considered as a rock suite. The song begins with a rearrangement of the traditional Carousel Waltz, taken from the musical Carousel of the 40s (authors Richards and Hammerstein II) and ends with a wonderful guitar solo by the band leader, Mark Knopfler, and with a fine piano drawing by Roy Bittan (on loan from Bruce Springsteen's E Street Band). Tunnel Of Love is also one of the most played live songs, featured in several Dire Straits’ live records.

The song narrates in first person an evening spent by a man in an amusement park, which he lives as a sort of second home, among the waltzers, the attraction in which the machines whirl around themselves, the ghost trains and, of course, the tunnel of love. A lifestyle choice that leads him not to know where he will be the next evening, but to find him, in the end, you will always have to go there. A life in the crowd but, paradoxically, a life of loneliness, in which human relationships, even those with women, and not stable e deep, but fleeting as meteors.

The reference to the amusement park is not accidental for Knopfler, who often frequented the one in Whitley Bay, a seaside resort near Newcastle, England. In a place called Cullercoats grew up the Spanish City, one of the largest and most historic amusement parks in the whole of Great Britain. Together with his brother David he went often there to listen to good rock music. And despite the fact that the protagonist of the song has now moved to the USA, as Knopfler himself often did in those first years of his career, the memory of that neighborhood and that amusement park returns. The protagonist is now in Rockaway, a New York island near Coney Island, but in the lyrics of the song he traces the origin of his life in the playgrounds, right "from Cullercoats and Whitley Bay out to Rockaway." Then follows a further reference to past times: “And girl, it looks so pretty to me, just like it always did, like the Spanish City to me, when we were kids.” But, playing on the double meaning of the word Rockaway or rock away, Knopfler may also have meant the action of "rocking", that is, escaping from that monotony and loneliness with rock. A Hypothesis that brings the story told in Tunnel Of Love very close to his personal experience.

Indeed, in a song that confirms Mark Knopfler as an excellent writer of lyrics, as well as a great guitarist, the metaphor between the man who lives among the attractions of the amusement park and the musician who by profession travels from a city to another is evident. Just like carouselers or circus performers. A life that does not allow you to form stable relationships. You don't have any real friends around, as well as a girl to give your love to. Only casual relationships: people you can stop for a beer with and girls to spend an evening with, maybe a whole night, but nothing more. Knopfler himself said, "The life I was leading, which was being on tour and working hard with the band and all, had to be akin to being rocket-fired on one of those rides."

Here, too, that evening the protagonist accidentally notices a girl who is having fun among the many screaming faces on the attractions. Knopfler's narration makes us understand the whole situation in one verse: "Just like me, she was a victim of the night." In one verse he paints the mood of two people who meet each other: two lonely people looking for an outlet for their loneliness and, probably, their failures in love in the fun on the attractions of the amusement park. While he operates the attraction lever, he realizes that he is hit in the heart by that girl and the famous refrain still tells us a lot: the world continues to turn and the neon up there (which could be the artificial light of the amusement park but also a metaphor of the sun) continues to burn like the new love, but it could be as runaway as the previous ones. And then he simply asks her if she would like to take a ride in the tunnel of love, one of the most famous attractions but also, still in metaphor, that surreal place, magical and full of unknowns at the same time, where two hearts meet and they live in the moment, waiting to find out what will happen.

The girl, however, immediately sets the record straight: love is a danger and, if you decide to throw yourself into it, you do it at your own risk. Evidently hurt by past experience, she does not want to engage in something that is more than a game, especially with a stranger. She prefers that flirtation to remain what it is: a one night stand. No promises of love are needed, there is no need to give that laision a perspective. In that occasional flirting there may be a mutual attraction, but nothing more. This is the meaning of what she says at the end of the second verse: "Hey, mister, give me two, give me two, ‘cause any two can play." Translated: "Give me two tickets to enter the tunnel of love, I'll go with you but it could be anyone else." It almost seems that what matters is the moment and not who is living it. Mark Knopfler still plays on the metaphor between the tunnel of love as an amusement park attraction and as an easy and fleeting love adventure, which leaves no aftermath but only the beautiful memory of an evening.

So in the end she leaves. After having lived that relationship, she greets the protagonist/narrator by darting away between the dust and the stench of the diesel burned by his car. In memory of that night she leaves him a silver pocket and a kiss. Both of them return to their destiny: neither of the two tries to change it. While she keeps her purpose, he hesitates: "I could have caught up with her easy enough, but something must have made me to stay." The man feels that woman could be his special one and it could have worked between them, but something, the call of the amusement park or perhaps the fear of still suffering, led him not to follow her.

From a musical point of view Tunnel Of Love, while not technically a rock suite, because the musical theme remains basically the same for the whole song, however it is a song with different sections. The rearranged introduction of Carousel Waltz is followed by the central body of the song with two stanzas (the first double) interspersed with two refrains. Not one, but two sung interludes follow, structured on two different harmonic turns, which precede the solo. Knopfler actually intervenes with the guitar solo only in the second round of musical interlude. In the first, the lion's share is covered by Pick Whiters, who alternates the cuts with beautiful rolls with his drums: one of the key moments of the entire song. The third and final verse, together with the last chorus, are still followed by the sung interludes already heard previously, but the rock emphasis drops to the point that the rhythmic base, and in particular the drums, temporarily leaves the scene to prepare the beginning of the long final solo. Solo of which Dire Straits lovers and more generally lovers of the great rock know every single note. Knopfler gives to his performance, but also to all the arrangements, remarkable dynamics, so that a continuous crescendo occurs up to the culmination of the guitar solo to which the valuable intervention on the piano by Roy Bittan is linked, which closes the song. Tunnel Of Love also confirms Knopfler's extraordinary ability to respond to his own vocals with the guitar. Each single line is accompanied by a guitar riff, as if the instrument represents a second vocal line in response to that of the main song.

A couple of curiosities remain to be highlighted.
The first: in numerous live versions of Tunnel Of Love, which took the length of the song far beyond the original one, Mark Knopfler performed a long intro in which he hinted at the main tune of Don't Let Me Be Misunderstood by the Animals, the glorious band that formed precisely in Newcastle, the English city around which the story narrated in the song takes place. At that time Mark Knopfler quickly recited a line that confirmed his intentions: “A song about being young, a song about being in a band, a song about being in love. Set in Newcastle, called Spanish City, a place where you can hear rock'n'roll loud, and where you can also hear the Animals."
The second curiosity: after his brother David left the band, Mark Knopfler took charge of the entire guitar section. However it is said that in Tunnel Of Love the rhythm guitar part was recorded by guitarist Sid McGinnis, who however was never credited with this participation.


TUNNEL DELL’AMORE

Vado pazzo per le montagne russe,
Ma è la vita che ho scelto
Canto dei coltelli a serramanico, canto delle giostre
E dei tatuaggi come torture
E ho guidato un treno fantasma
I cui vagoni urlavano e sbattevano
E non so dove sarò stasera,
Ma ti dirò sempre dove sono

In un turbine urlante di facce
Ho visto la sua sporgersi nella luce
Aveva un biglietto per le corse
Proprio come me era vittima della notte
Ho messo una mano sulla leva e ho detto:
"Facciamo un po' di rock'n'roll"
Avevo la febbre del bandito monco,
C'era un freccia tra il mio cuore e la mia anima

E la grande ruota continua a girare, il neon brucia su in alto
E sono in alto sul mondo
Vieni a fare un giro giù con me, ragazza
Nel tunnel dell'amore

È solo un pericolo
Quando corri a tuo rischio
Lei disse: "Sei un perfetto sconosciuto",
Disse: "Ragazzo, lasciamo le cose così"
È solo una ragazza facile che si contorce
Lei sale e dice:
"Ehi, signore, dammene due, dammene due,
perché due qualunque possono giocare."

E la grande ruota continua a girare, il neon brucia su in alto
E sono in altro sul mondo
Vieni a fare un giro giù con me, ragazza
Nel tunnel dell'amore

Beh, sono stati soldi per guadagnarsi un'altra giostra
Soldi per i muscoli, e ho trovato un'altra ragazza
Un altro affanno solo per riuscirci alla grande
E Rockaway, Rockaway

E ragazza, mi sembra così bello, proprio come lo è sempre stato
Come per me il quartiere spagnolo quando eravamo bambini
Oh ragazza, mi sembra così bello, proprio come sempre
Come per me il quartiere spagnolo quando eravamo piccoli

Lei si tolse una collana d'argento,
disse "Ricordami con questa"
Mise le sue mani nelle mie tasche,
avevo un ricordino e un bacio
E nel ruggito della polvere e del diesel
io rimasi a guardarla andar via
Avrei potuto legarmi a lei abbastanza facilmente,
ma qualcosa deve avermi convinto a restare

E la grande ruota continua a girare, il neon brucia su in alto
E sono in altro sul mondo
Vieni a fare un giro giù con me, ragazza
Nel tunnel dell'amore

E ora sono in cerca tra questi caroselli e queste gallerie carnevaleggianti
In cerca dovunque dagli stand alle palizzate
In ogni poligono di tiro dove le promesse vengono fatte
A Rockaway Rockaway, da Cullercoats e la baia di Whitley fin fuori a Rockaway

E ragazza, mi sembra così bello, proprio come lo è sempre stato
Come per me il quartiere spagnolo quando eravamo bambini
Oh ragazza, mi sembra così bello, proprio come sempre
Come per me il quartiere spagnolo quando eravamo piccoli


Dario Migliorini has always been fond of rock music. He recently activated the blog Le Perle on his website www.wordsandmusic.it, and he is also the author of the novel Coupe DeVille (Frank è tornato a casa), strongly inspired by rock music (for info: https://www.wordsandmusic.it/product/coupe-de-ville/)




 
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