di Marco Petrozzi
David ‘Pick’ Withers è un batterista rock britannico di formazione blues e jazz. Musicista molto apprezzato sin dai suoi esordi, impara la musica suonando il bugle, per poi appassionarsi allo studio della batteria in un gruppo fondato da Barry Bond, che gli insegna anche i primi rudimenti del suo stile percussivo. In una intervista rilasciata a Roberto Cavedon nel 2013 per il periodico Ilgaragediasso1, Pick ricorda così i suoi esordi:
“Il mio primo strumento è stato il bugle, una specie di tromba senza pistoni; ho iniziato in una marching band e la sezione percussioni era occupata. Il direttore era Barry Bond (molto simpatico!) mi ha fatto aspettare tre anni prima di darmi un tamburo. Mi hanno insegnato i cinque rudimenti, quelli elementari: single stroke, double stroke, paradiddle ecc. Ho dovuto cercare un tamburo per suonare, chiedendolo anche a Natale come regalo, ma mia madre non ne voleva sapere! Aveva paura di avere noie con i vicini ed era terrorizzata al pensiero che la polizia potesse bussare a casa nostra per il rumore. Ora c'è meno timore nei confronti delle uniformi, se un poliziotto ti ferma magari tu gli rispondi ‘ma che vuoi?!’. Alla fine però mia madre ha ceduto”.
La sua prima band è la Boys Brigade, a Leicester. L’esperienza con la Brigade tuttavia è solo l’inizio di un percorso che lo porterà al professionismo già all’età di 17 anni. Non ancora maggiorenne, Pick è già in tour con i Berkeley Squares, con i quali si esibisce per sei mesi in Germania. Quando torna in patria decide di unirsi ai Primitives. All’epoca Pick è già molto quotato come strumentista. I Primitives si esibiscono soprattutto in Italia, dove riscuotono molto successo scalando in breve tutte le classifiche di vendite. Nella stessa intervista, Pick ricorda così l’Italia, gli anni ’60 e l’avventura con i Primitives:
“Ho vissuto a Roma per tre anni, tra il 1966 ed il 1968; allora era una città bellissima! Anche adesso lo è, certamente, ma a quel tempo su queste strade non c'erano tutte queste macchine. Qui si giocava a pallone senza rischiare di essere investiti. Parlando di musica, con i Primitives abbiamo lavorato soprattutto in Italia, facevamo molte cover. Dopo un po' i Primitives sono diventati ‘Mal e i Primitives’, e successivamente solo ‘Mal’, così sono tornato in Inghilterra”.
Il suo successivo impegno è con progressive band degli Spring, un gruppo che ottiene un contratto discografico con la Neon e che pubblica un album nel 1971 senza tuttavia riscuotere grosso successo (pur essendo l’album universalmente riconosciuto come uno dei capolavori della progressive-era anni ’70). A metà anni ’70 registra le parti di batteria negli album di artisti quotati come la John Dummer Band, Ian Anderson, i Magna Carta, e la Gary Fletcher Band. A quel punto, però, è già avvenuto l’incontro musicalmente più rilevante della sua carriera: nel 1973 Pick conosce a Londra Mark Knopfler, un giovane chitarrista che si unisce al gruppo dei Brewers Droop. Lo stile chitarristico originale di Knopfler colpisce Pick, che comincia a collaborare con lui pur senza rinunciare a contratti individuali per suonare in studio e dal vivo. Nel 1977 entra a far parte per breve tempo anche del gruppo Magna Carta, con il quale aveva già registrato in studio negli anni precedenti. Ma quando i Dire Straits di Knopfler ottengono un contratto discografico con la Polygram, Pick si dedica a tempo pieno al gruppo che lo renderà universalmente famoso. E’ il 1978, anno di uscita di Dire Straits, l’album che consegna alla storia capolavori come Sultans of Swing e Down to the Waterline.
“Io suonavo la batteria in modo tale da tenere insieme gli altri tre. Sai, David (Knopfler, chitarra ritmica) e John (Illsley, basso) non erano musicisti esperti: per loro, ma soprattutto per David, i Dire Straits hanno rappresentato la prima esperienza da professionisti, quindi c'è voluto del tempo perché la band raggiungesse un buon livello. Per quanto riguarda le registrazioni, io dovevo entrare in studio con le idee già chiare su quello che avrei dovuto suonare; spesso avrei voluto rifare qualcosa, dopo aver sentito un arrangiamento o una parte di chitarra aggiunta in seguito. Purtroppo ciò avrebbe voluto dire rifare il lavoro da zero e non era possibile; comunque quella che senti sui dischi dei Dire Straits è quasi sempre la prima traccia di batteria. In canzoni come Water of Love, ad esempio, riuscivo a mettere più in evidenza il mio modo di suonare”.
Lo stile percussivo di Pick Withers è di ispirazione fondamentalmente jazz-blues: si tratta di un modo poco appariscente di suonare la batteria, prevalentemente caratterizzato da rapide combinazioni di rullante e hi-hat (i piatti conosciuti in Italia come charleston) e quindi non convenzionale per il rock. In virtù di tali particolarità e della sua eccellente preparazione tecnica, Withers si afferma come uno dei batteristi più interessanti sulla scena musicale degli anni settanta e ottanta.
Dopo il primo disco, Pick Withers suona anche nei tre successive album dei Dire Straits: Communiqué (1979), Making Movies (1980) e Love Over Gold (1982). Gli anni con i Dire Straits sono segnati anche dalle prime tensioni, che portano David Knopfler ad abbandonare il gruppo. Così Pick ricorda l’episodio.
“Secondo me David forse non era pronto per quel tipo di pressione. Musicalmente le cose sono migliorate: abbiamo avuto un tastierista (Roy Bittan della E-Street Band di Bruce Springsteen sul disco Making Movies e Alan Clark dal vivo). L'uso delle tastiere ha senza dubbio portato un cambiamento molto positivo sia per le composizioni sia per gli arrangiamenti; io avrei voluto inserirle già da tempo, ma David e John erano contrari, avevano una sorta di paura, non volevano cambiare quello che per loro era una formula vincente; secondo me invece dovevamo evolverci, guardare avanti. Nei rapporti personali tra Mark e David non sono mai voluto entrare, gli equilibri tra fratelli sono sempre molto delicati e ho sempre pensato che certe questioni dovessero affrontarle e risolverle per conto loro”.
Dopo la registrazione di Love Over Gold, anche Pick decide di lasciare la band per dedicarsi di più alla sua famiglia e per intraprendere altri progetti musicali. In alcune interviste rese successivamente, dichiara che all’epoca non trovava più alcuna passione nella musica che suonava, e che temeva di acquisire un’impronta troppo rock. Knopfler chiama a sostituirlo l’amico Terry Williams, anche se Pick suonerà ancora la batteria al fianco di Mark nell’album Slow Train Coming di Bob Dylan.
Dopo aver lasciato i Dire Straits, Pick torna a collaborare con artisti che ripropongono un genere di musica più vicina alle sue radici blues e jazz: i Blues Band, Long John Baldry, Dennis LeCorriere, la Dave Kelly Band e la GFB (Gary Fletcher Band).
Da alcuni anni Pick vive a Liverpool a causa della tragica scomparsa del giovanissimo genero, che a soli 29 anni si è spento per la leucemia. L’amore per la famiglia lo ha portato -ancora una volta- ad abbandonare i suoi progetti musicali per restare accanto alla figlia in occasione di questa dura prova.
Tra gli episodi che ama ricordare, e che sono citati anche nella breve biografia del suo sito, Pick ricorda il seguente:
One funny anecdote: when Dire Straits were on their first American tour, a fan came into the dressing room clutching a Spring album, which he duly wanted signed, but only by Pick as Dire Straits didn’t interest him! (Un aneddoto divertente: nel primo tour americano con i Dire Straits, un fan riuscì a entrare nei camerini portando con sé l’album degli Spring. Voleva che fosse autografato da Pick, i Dire Straits non gli interessavano affatto!).