L'emozione per questo concerto viene da lontano: inizia con la notizia dell'uscita del nuovo album ("farà anche un nuovo tour? Speriamo"), poi con le date del tour... Prima data 25 aprile: Grande Mark! Giorno di festa con ponte in Italia, e vedo che Pasqua è il 21 aprile... Dove si deve andare?
A Barcellona!! Mia cugina da poco ha una casa grande vicino Barcellona, mi aveva già invitato ad andare a trovarli con tutta la famiglia... Conferma che possiamo andarci in quel periodo, e ci terrà volentieri i bambini durante il concerto.
Tutti gli astri sono allineati per godermi il primo concerto del tour, abbinandoci una bella vacanza in Catalogna!
Temendo che sia l'ultimo tour, questa volta voglio acquistare i posti migliori che posso. Grazie al gruppo capisco che vanno ordinati in prevendita sul sito ufficiale... Sorteggio... Attesa... In prima o seconda fila sarebbe un sogno... Fila 8. Vabbè, mica male in fondo! (vedo su internet che il Palau Sant Jordi è enorme, 18.000 posti)
Arriviamo a Barcellona il 20/4. Fossi da solo andrei subito a fare un sopralluogo dove sarà il concerto, ma l'idea viene bocciata. Finiremo per andarci solo la sera del concerto, arrivando pure in ritardo! (Non mi dilungo sulle cause) Per fortuna anche il concerto inizierà in ritardo, poco dopo che riusciamo a raggiungere i nostri posti (ottimi!).
L'attesa si fa spasmodica con i messaggi sul gruppo MK'sW, e mi dispiace di non essere con gli amici del gruppo che sono già fuori dal Palau con congruo anticipo.
Fra l'altro le notizie sui suoni provenienti dall'interno (da prove pre-concerto) hanno dell'incredibile: Once Upon a Time in the West (sul serio?? Stento a crederci); Silvertown Blues!! (una delle mie preferite, ma non l'ha mai fatta finora... Possibile che la tiri fuori a questo concerto?)
Grande emozione, come sempre, all'ingresso della band sul palco. Alla batteria di Ianto si affiancano le percussioni di Danny Cummings. Sax e tromba ci sono dall'inizio, e ci saranno in tutte le canzoni (a volte anche troppo), suonati molto bene (il nuovo sassofonista non farà rimpiangere Nigel Hitchcock, che già mi piaceva moltissimo). Gli altri sono la consueta ottima band, con cui Mark si accompagna ormai da molti anni.
Si parte con Why Aye Man: anche se l'esecuzione non sembra impeccabile, è comunque una canzone entusiasmante, di quelle che mi sono sempre piaciute (altra cosa rispetto a Broken Bones, prima canzone fissa dell'ultimo tour).
Segue Nobody Does That: questa me l'aspettavo, ancora di più vedendo la composizione della band. Trascinante.
Più triste l'introduzione, in cui dice che sarà il suo ultimo tour, ma anche questo prima o poi doveva succedere, già mi pare tanto che stia facendo questo (con così tante date pianificate! Speriamo che regga).
Corned Beef City: viene da dire "la solita", avendola fatta sempre negli ultimi tour; mi piace meno come canzone, ma dal vivo ha un suo perché; comunque trasmette energia, viene voglia di ballare, e si fa apprezzare per l'affiatamento della band (con variazioni divertenti, soprattutto da Jim Cox alle tastiere).
Poi ecco la prima sopresa, che mi manda in paradiso: Sailing To Philadelphia!! Sono contento anche per mia moglie: una delle canzoni preferite da entrambi, in una versione che mi è parsa fantastica! La parte finale è stata un sogno, con fraseggi di chitarra, sax e quant'altro ad impreziosirla. Commozione. Lacrime. Penso: "ma siamo solo alla 4a canzone??".
Poi i flauti suonano un'intro familiare... Certo, le anticipazioni erano veritiere! Once Upon a Time in the West!! Miiiiticaaaa!!! Ovviamente in una veste rinnovata, che non gli sta affatto male. Altre lacrime di emozione, al celebre attacco di chitarra.
Fino a qui il concerto per me già valeva il prezzo del biglietto!
Non starò a tediarvi con le mie impressioni su tutte le canzoni, ma qualcun'altra si... ;)
Chi non ama My Bacon Roll spero si ricreda al concerto, a me è piaciuta molto (ovviamente allungatissimo il finale, ma si capiva già dalla versione studio che era fatto apposta per allungarlo al concerto).
Silvertown Blues è stata un'altra goduria assoluta, non so perché non l'abbia mai fatta nei tour precedenti!
Speedway at Nazareth e Telegraph Road sono sempre una goduria, e nella parte strumentale di TR Mark ha dato tutto quello che riesce ancora a dare, trascinando il pubblico in delirio.
Al primo bis ho esultato quando era chiaro che non stava facendo So Far Away (come in tutti gli ultimi concerti a cui avevo assistito, con mio disappunto personale). "I want my, I want my MTV..." Guy non è Sting, ma faceva bene la parte. Però dopo il famoso riff la canzone (Money for Nothing) mi è sembrata un po' pasticciata, della serie "suoniamo tutti insieme e vediamo che viene fuori" (sicuramente non è così, ma questa è la sensazione che mi dava).
Meglio Going Home (Local Hero), una delizia, però accompagnata dalla triste consapevolezza che il concerto stava finendo, e probabilmente sarebbe stato l'ultimo concerto di MK che avrei vissuto.
Grande soddisfazione complessiva per la scaletta, anche se alla fine mi sono reso conto che erano mancate varie canzoni di DTRW che più o meno mi aspettavo, e mi sarebbe piaciuto ascoltarle dal vivo (soprattutto One Song at a Time la davo per scontata!).
Ciliegina sulla torta: essere riuscito alla fine del concerto a conoscere Alessandra Agresti e a ritrovare Andrea Longo (conosciuto anni fa ad un incontro organizzato a Roma), con rispettivi marito e moglie, molto simpatici. Il bello di questo gruppo è che quando si incontra qualcuno sembra di essere già amici chi sa da quanto! :) Grazie a Zina per averci messo in contatto (oltre al merito principale di creatrice ed animatrice instancabile di MK'sW!).